EVENTI

SCI CLUB 0.40

Il presidente delo sci club 0.40, Stefano Buccafusca, giornalista, ex atleta e dirigente sportivo già dagli anni ’80, quando era universitario, è figlio di Emilio, alpinista-sciatore-poeta, che gli ha trasmesso l’amore per la montagna. Con la collaborazione della moglie Gabriella e dei genitori dello sci club, organizza i Trofei Buccafusca e Amato, due gare che sono veri e propri eventi. Tutti conoscono le sue telecronache nei filmati che proietta alle premiazioni, ma pochi sanno che la cosa che più lo emoziona è premiare gli atleti perché pensa a tutto l’impegno di chi gareggia.

QUANTI ISCRITTI HA IL VOSTRO SCI CLUB E COM’È COMPOSTO LO STAFF?
Quest’anno abbiamo festeggiato il ventennale e anche il nostro record di soci: 180 di cui 80 atleti di varie categorie 30 dei quali svolgono attività agonistica tutto l’anno. Lo staff è composto da 7 allenatori coordinati da Emanuele Caputo con le quote rosa in espansione, grazie alla new entry, l’istruttore nazionale Stella Seghi che arriva dall’Abetone con un cognome che è una garanzia. QUAL È LA VOSTRA IDEA DI SCI CLUB, OVVERO LA VOSTRA MISSION?
Passato presente e futuro. Il nostro club eredita la passione e il nome da quegli sciatori napoletani che negli anni ’30 prendevano il treno che partiva alle 0.40 da Napoli alla volta di Roccaraso. Oggi cerchiamo di coniugare l’attività di avviamento all’agonismo con la crescita creando un giusto equilibrio tra agonismo e sport senza dimenticare il divertimento. Vogliamo insegnare ai ragazzi a procedere per obiettivi dalle prime gare alle finali nazionali, come speriamo facciano anche nella vita.

IL 2020 È STATO UN ANNO DIFFICILE AVETE RAGGIUNTO COMUNQUE DEGLI OBIETTIVI E DEI RISULTATI?
Paradossalmente quest’anno, seppur complesso, abbiamo registrato una crescita sia dei tesseramenti, sia del livello tecnico. Senza finali nazionali causa covid, tra i qualificati all’Interappenninico noi c’eravamo con Lorenzo Caputo e Giorgio D’Aristotile. In attesa del ritorno agonistico di due fortissimi master, Marco Ballabio e suo figlio Aldo.Non siamo riusciti a disputare il 30° Trofeo Buccafusca, ma solo l’Amato, così i piccoli hanno avuto la festa di sempre a fine gara e alla premiazione, che cerchiamo di rendere unica ogni anno. Siamo riusciti ad organizzare anche la finale SkiMastermind che è stata la prima gara con distanziamento e l’ultima disputata prima del blocco.

DURANTE IL LOCKDOWN, SIETE RIMASTI IN CONTATTO CON I VOSTRI ATLETI, SOCI? QUALI INIZIATIVE AVETE INTRAPRESO ?
Siamo un club con tanti soci di Napoli, ma anche romani, fiorentini e abruzzesi. Roccaraso è un punto di unione per noi e ci siamo domandati come rimanere in contatto. Ci è venuto in aiuto il web: sessioni di allenamento con Zoom, scoprendo una modalità che useremo certamente anche in futuro.

ANCHE L’ESTATE SARÀ DIVERSA DALLE ALTRE. COME AFFRONTERETE LA PREPARAZIONE? COSA AVETE ORGANIZZATO?
Avvertiamo la prudenza e la cautela di tutti. Sono previsti due allenamenti a luglio e a settembre ad Hintertux, ma viaggiamo a vista perché i programmi possono subire variazioni. Abbiamo riscontrato una certa flessibilità nei gestori dei ghiacciai, chiaro segnale delle difficoltà dell’intero sistema sci.

UNA VOSTRA IDEA O PROPOSTA SULLO SCI CAMPANO.
Avvicinare i soci alla montagna a tuttotondo, non solo neve. Un’idea potrebbe essere lo sci d’erba, una disciplina federale in espansione. Oppure le piste di plastica che consentono di sciare tutto l’anno, specie in una regione come la nostra che non ha stazioni sciistiche. A Napoli ebbe un grande successo quando fu creata ad Agnano nel 1964. Questo svilupperebbe un’ulteriore crescita dei tesserati, sia in Campania che in Puglia.

CERCA

METEO - CONDIZIONI PISTE

Weather Icon

CALENDARIO

VISUALIZZA GARE