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SKI TRIBE

L’ultimo appuntamento della nostra rubrica dedicata agli sci club è con lo Ski Tribe. Alberto Grimaldi marchigiano, è il presidente sin dalla fondazione del club nel 2015 e allenatore di 2° livello e da giovane ha sempre frequentato Roccaraso, prima come atleta, poi come maestro di sci della scuola Alto Sangro. Quando non ha gli sci ai piedi fa l’imprenditore in provincia di Macerata dove ha un’azienda edile ed una agricola. Riesce a coordinare tutte le sue attività grazie al valido aiuto del suo staff, dei soci e del suo braccio destro Giacomo Perni, direttore tecnico dello Ski Tribe con il quale ha realizzato questa intervista.

QUANTI ISCRITTI HA IL VOSTRO SCI CLUB E COM’È COMPOSTO LO STAFF?
Nell'ultima stagione abbiamo tesserato una settantina di ragazzi seguiti da un team di 7 allenatori, in tutte le categorie.

QUAL È LA VOSTRA IDEA DI SCI CLUB, OVVERO LA VOSTRA MISSION?
Siamo decisamente un piccolo sci club se paragonato ai quelli più blasonati e storici del comitato, realtà ormai consolidate da decenni e per stare al passo, facciamo uno sforzo enorme in termini di strategie e investimenti. Ma non ci siamo tirati indietro provando a cambiare rotta dedicandoci maggiormente, con discreti risultati, all’aspetto agonistico, ma partendo da una buona base. Ci concentriamo molto sulla crescita dei nostri atleti, senza mai trascurare l’aspetto ludico e divertente, fondamentale per mantenere alto l’amore e la passione per il nostro sport.

. IL 2020 È STATO UN ANNO DIFFICILE AVETE RAGGIUNTO COMUNQUE DEGLI OBIETTIVI E DEI RISULTATI?
Non è stato solo difficile, ma a dir poco surreale. Oltre alla mancanza di precipitazioni nevose, che ci ha costretto a cambiamenti repentini e continui dei programmi, è finito tutto troppo presto, com’è noto. Avevamo impostato il lavoro sul rilancio, per noi fondamentale, delle categorie Topolini e Pulcini e ci è mancata la possibilità di confrontarci con gli atleti degli altri club per capire se la strada intrapresa fosse quella giusta. Ad essere sinceri, un obiettivo è stato raggiunto: un gran riscontro e consenso da parte di chi creduto in noi e che ha potuto constatare il forte impegno e la professionalità del nostro lavoro .

DURANTE IL LOCKDOWN, SIETE RIMASTI IN CONTATTO CON I VOSTRI ATLETI, SOCI? QUALI INIZIATIVE AVETE INTRAPRESO?
Siamo riusciti, soprattutto nel primo periodo, tramite video e whatsapp, a mantenere i contatti con i nostri ragazzi e con le loro famiglie, con programmi di atletica o solo per semplici saluti. Ma abbiamo cercato anche di non essere troppo invadenti, per non togliere spazio allo studio, considerato che, forse mai come in questo periodo, i ragazzi si sono potuti concentrare sulla scuola senza distrazioni.

ANCHE L’ESTATE SARÀ DIVERSA DALLE ALTRE. COME AFFRONTERETE LA PREPARAZIONE? COSA AVETE ORGANIZZATO?
Siamo consapevoli che lo sforzo per rimettere in moto tutta l’attività sarà difficile. Prevediamo di tornare sugli sci a partire da settembre con i children, per poi continuare una settimana al mese e inserendo man mano anche l’attività dei più piccoli. Speriamo di fare tre “uscite” fino all’inizio della prossima stagione invernale.

UNA VOSTRA IDEA O PROPOSTA SULLO SCI CAMPANO.
Lo sci Campano è certamente cresciuto, anche in campo nazionale. La cosa che ci sentiamo di dire è di concentrare l’attenzione al circuito dei Topolini e Pulcini, come è stato fatto col Criterium MiniSci, creando più occasioni per gareggiare giocando, tutti insieme. Magari tralasciando gli interessi dei grandi club, si potrebbe trovare, come piace a noi, un circuito alternativo per le categorie dei più grandi, riservato a chi non ha le qualità o la forza economica per proseguire nei circuiti FIS, così da evitare un abbandono dello sci.

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